Trame Partenopee: Fili che raccontano Napoli

Napoli non si racconta solo con le parole. Si racconta con i gesti, con i colori, con le mani che creano. È da questa intuizione che nasce Trame Partenopee, un progetto che intreccia l'arte dell'uncinetto con l'anima vibrante della mia città.
Ogni punto basso, ogni maglia alta, ogni nodo è un piccolo omaggio alla bellezza che ci circonda: il Vesuvio che veglia, i vicoli che cantano, le feste e tante risate. Le mie creazioni non sono solo oggetti: sono frammenti di memoria, carezze di tradizione, sussurri di femminilità e resistenza.
Ho scelto l'uncinetto come linguaggio perché è lento e nella lentezza c'è spazio per pensare, per sentire, per ricordare. Le mie mani lavorano come le donne di una volta, ma i miei occhi guardano avanti: uso materiali di recupero, sperimento forme nuove, gioco con i colori come si gioca con le parole in dialetto.
Ogni pezzo è unico, come unico è il momento in cui nasce. Una bomboniera ironica, una borsa che sembra uscita da una canzone di Pino Daniele, un ciondolo che porta con sé il mare di Mergellina.
Trame Partenopee è anche un invito a rallentare, a scegliere l'artigianato, a sostenere chi crea con amore. È un progetto che parla di sostenibilità, di upcycling, di cura. Perché Napoli non è solo folklore: è innovazione, è bellezza che resiste, è creatività che si reinventa.
Sto costruendo una narrazione visiva che accompagni ogni creazione: fotografie ambientate tra i vicoli, didascalie poetiche, storie che fanno sorridere e riflettere. Ogni foto è un piccolo racconto, ogni oggetto è un personaggio.
Se vuoi fare questo viaggio tra fili e emozioni, vai in galleria, troverai nuove storie, nuove magie partenopee. Perché a Napoli, anche l'uncinetto sa cantare.
